Regia Roberto Herlitzka
Interpreti Roberto Herlitzka
Inizio 23/11/2012, 21:00 | Fine 23/11/2012, 21:00
Produzione Teatro Segreto s.r.l.
EXAMLETO
di W. Shakespeare da Roberto Herlitzka
traduzione Alessandro De Stefani
con Roberto Herlitzka
La stagione CONFINI si apre con un appuntamento imperdibile e di grande prestigio: lo spettacolo del maestro Roberto Herlitzka, ExAmleto, in scena il 23 e 24 novembre alle ore 21.
Un gioco teatrale che vede un grande protagonista del teatro classico, pluripremiato per le sue interpretazioni teatrali e cinematografiche, in un contesto da teatro di ricerca, mettendo insieme così tradizione e avanguardia, a sottolineare come le distinzioni tra categorie siano in realtà fasulle.
Amleto e gli altri personaggi, il padre, la regina, Re Claudio, il becchino, si materializzano nella voce e nel corpo di Herlitzka che riempie da solo la scena, da grandissimo mattatore.
Lo splendido lavoro di scrittura scenica che Roberto Herlitzka ha svolto sull’Amleto di Shakespeare, si configura come un’esplorazione del più grande sentimento teatrale che le scene mondiali conoscano: la solitudine.
Herlitzka – Amleto è solo davanti a se stesso come attore, mentre nello specchio rappresentativo in cui si riflette, la morte e il teatro adescano la disperazione di dire, dire ancora prima che tutto il resto sia silenzio.
Amleto è solo, i suoi interlocutori restano invisibili fisicamente per materializzarsi nella voce e nel corpo di Herlitzka.
Amleto padre, la regina, Re Claudio, il becchino, giocano un sabba infinito nell’interpretazione di un unico spirito, perchè le anime di Amleto sono infinite, almeno quante sono le anime del capolavoro di Shakespeare.
Uno spettacolo maturo, consapevole e ironico che vede Herlitzka unico protagonista di un monologo fedele al testo shakespeariano nelle parole, ma non nella struttura. L’attore-Amleto smonta infatti le battute della tragedia per mischiarle e ricomporle, riproponendo al pubblico solo le frasi del principe danese ed escludendo quelle degli altri protagonisti dell’opera.
Al centro della scena vuota, una sedia, un teschio di lato a terra. E’ quanto occorre al teatro nella sua formula più essenziale, che mette la parola al centro della rappresentazione e la comunica agli spettatori in tutta la sua pregnanza.
Regista e attore della messinscena, Roberto Herlitzka fu invitato a inaugurare il ciclo “Incontri con Amleto” al Teatro della Villa di Walter Pagliaro. Egli stesso ammette d’essersi presentato “per poter dire d’aver detto in scena almeno una volta le battute di Amleto. Mi sono illuso che esse bastassero ad evocare tutti i personaggi, l’intera vicenda e forse qualcos’altro ancora. E che quel qualcos’altro fosse il tempo, che, non essendo morto giovane neppure da Amleto in scena, ho avuto più di lui per ripensare il suo destino, e il mio; di ricordarli, soffrirli, meditarli, riderne, di recitarli insomma; come un attore che ha passato il tempo di dover fingere d’essere Amleto”.
[Non suono il flauto non mi specchio il viso
non leggo il testo non tiro di spada
non tocco il cranio non muoio neppure
non ho trentʹanni e non faccio lʹAmleto]
ROBERTO HERLITZKA. Considerato uno dei mostri sacri della scena e del cinema Italiano, Roberto Herlitzka è internazionalmente riconosciuto come uno dei migliori attori della scena italiana. Di origine ceca, ma nato a Torino, Roberto Herlitzka è allievo di Orazio Costa all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, all’interno della quale si forma artisticamente. Pluripremiato per il cinema e per il teatro, Herlitzka vince nel 2003 e nel 2004 il Premio Ubu come miglior attore italiano. Nel 2004 si aggiudica anche un Nastro d’Argento come migliore attore e un David di Donatello come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Aldo Moro nel film di Marco Bellocchio Buongiorno, notte (che gli è valso anche il Premio Horcynus Orca quattro anni dopo), e ha ricevuto un Premio Gassman come miglior attore per gli spettacoli teatrali Lasciami andare madre e Lighea.