SANGUE DI FRATELLI

Regia Edoardo Oliva

Interpreti Edoardo Oliva, Ennio Tozzi, Ezio Budini, Enzo Spirito, Vincenzo Mambella, Elena De Ritis, Annapaola Vellaccio, Michele Costabile

Inizio 30/11/2007, 21:00 | Fine 30/11/2007, 21:00

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Compagnia Teatro Immediato

SANGUE DI FRATELLI
– Prima nazionale-

di Vincenzo Mambella
(liberamente tratto dal soggetto del film Fratelli di Abel Ferrara)

regia: Edoardo Oliva

con Ezio Budini, Miche Costabile, Elena De Ritis, Yuna Frankevych, Vincenzo Mambella, Enzo Spirito, Ennio Tozzi, Annapaola Vellaccio ed Edoardo Oliva

Sangue di fratelli trae dalla versione cinematografica la storia e la tematica dei legami familiari. Il copione è stato interamente riscritto da Vincenzo Mambella con la consapevolezza che per restituire l’essenza poetica del film, sia necessario “tradire” la fonte di ispirazione in quanto le grammatiche cinematografiche e teatrali sono tra di loro diverse.

Anche il contesto è diverso: la storia ambientata negli anni ’70, in linea con il contrasto “luci e ombre” del clima in cui i personaggi gravitano, si srotola attraverso momenti di sospensione e situazioni immaginifiche.

Liberamente tratto dal film The funeral di Abel Ferrara (uscito in Italia con il titolo Fratelli) “Sangue di fratelli è la storia di tre fratelli in odore di mafia, tre anime diverse ma unite da un legame intenso, morboso al limite dell’ossessione. Un legame che verrà spezzato dall’assassinio del fratello più giovane e che provocherà, nei due superstiti, una lenta ed inesorabile discesa dentro una spirale fatta di violenza e sgretolamento interiore”.

Sullo sfondo le mogli addolorate, madonne senza velo, blasfeme, prigioniere di una consapevole ipocrisia; il ricordo del padre, ombra importante ma al tempo stesso ingombrante e schiacciante;il boss orgoglioso sul viale del tramonto; il prete ovvero l’impotenza di un emissario religioso, ambiguo e ingessato quanto basta per intuire l’impossibilità di una salvezza; e poi l’assassino, le donne, il ballo, il sesso, la morte.

“Tra riti e codici, tra veglie e vendette un affresco di anime dannate ed irrisolte destinate ad un ineluttabile epilogo quale somma di tragedie individuali striate da un unico sangue”(E. Oliva).

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